Piazza Walther
Il Duomo, autentico gioiello gotico-romanico, è uno dei simboli della città. Si erge maestoso al limite di Piazza Walther, in un’area che in precedenza era occupata da una basilica protocristiana. All’esterno si staglia la Leitacher Törl (la Porta del Vino), il cui nome è legato alla concessione trecentesca fatta alla chiesa di vendere il prezioso prodotto. All’interno sono custoditi il pulpito d’arenaria di Hans Lutz von Schussenried (1514), l’imponente altare maggiore e un crocifisso ligneo quattrocentesco. Si può inoltre visitare il Tesoro del Duomo con la collezione di paramenti sacri, le reliquie, le pergamene e i numerosi manufatti di oreficeria, per lo più del Settecento.
Imperdibile è la visita della vicina chiesa dei Domenicani; eretta alla fine del Duecento, ospita una pala del Guercino raffigurante l’apparizione di San Domenico, alcune pitture bizantine e nella cappella di San Giovanni – voluta dal banchiere toscano Giovanni de’ Rossi – lo straordinario ciclo di affreschi trecenteschi di scuola giottesca con le storie di Maria, di San Nicolò e dei Santi Giovanni Evangelista e Battista. La chiesa è a due passi da Piazza Walther von der Vogelweide, il salotto buono della città, al cui centro è posta la statua del poeta tedesco vissuto a cavallo tra l’XI e il XII secolo.
La piazza è la sede di eventi e appuntamenti caratteristici, dalla Festa dei Fiori al Mercatino di Natale. La frequentano i cittadini e i turisti che d’estate e d’inverno non perdono occasione per viverne gli angoli più suggestivi e frequentare i caffè più tipici.
CHIESA DEI FRANCESCANI
Piazza Walther è delimitata a nord da Piazza del Grano, nel cuore del borgo medioevale, che un tempo ospitava il mercato delle granaglie. La vocazione commerciale della città è antica: già verso la metà dell’anno Mille vi si tenevano importanti fiere, grazie alla posizione strategica a ridosso dei valichi alpini. Per sfruttare al meglio lo spazio disponibile le costruzioni a più piani comprendevano una parte sotterranea dove venivano stoccate le merci, le botteghe al piano terreno e le abitazioni ai piani superiori. Vicoli angusti collegano i portici con le arterie laterali; vi è poi il Museo Mercantile, qui, fin dalla prima metà del Seicento vi era la sede storica del Magistrato Mercantile, voluto dall’arciduchessa Claudia de’ Medici per limitare i contenziosi fra i commercianti. Il percorso espositivo comprende documenti, quadri e arredi d’arte, al primo piano, il suggestivo salone d’onore. In Via Portici si concentrano anche alcuni fra i migliori negozi della città che vendono oggetti e abiti tradizionali. Continuando per Via Portici, si arriva in Piazza Erbe con il pittoresco mercato. In questa zona, dominata da palazzi storici, si possono acquistare fiori, prodotti stagionali e tutto il meglio delle produzioni contadine locali.
VICOLO DELLA PARROCCHIA
Proseguendo per Via Museo, si incontra il Museo Archeologico dell’Alto Adige, la cui esposizione si estende dal Paleolitico all’epoca di Carlo Magno passando per i reperti romanici. Non può mancare Ötzi, l’Uomo del Similaun vissuto 5.000 anni fa. Nel 1991, nell’area del Giogo di Tisa a oltre 3.200 metri di altitudine, i coniugi tedeschi Erika ed Helmut Simon rinvennero tra i ghiacci un cadavere mummificato; era quello dell’Uomo del Similaun, vissuto all’inizio dell’Età del Rame, oltre cinquemila anni fa. Ötzi, forse un pastore, forse un fuggiasco, trovò la morte a seguito di una ferita di freccia alla spalla, il freddo preservò perfettamente il suo corpo e l’equipaggiamento. Oggi riposa in una teca sterile che riproduce artificialmente le condizioni del ghiacciaio. Da quando è stata inaugurata, nel 1998, la struttura ha accolto oltre quattro milioni di visitatori.